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INTERVENTO DELL’OSSERVATORE PERMANENTE DELLA SANTA SEDE PRESSO L’O.M.T. IN OCCASIONE DEL SEMINARIO INTERNAZIONALE SULL’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI ETICI NEL PROCESSO DI SVILUPPO DEL TURISMO, 21.09.2000


INTERVENTO DELL’OSSERVATORE PERMANENTE DELLA SANTA SEDE PRESSO L’O.M.T. IN OCCASIONE DEL SEMINARIO INTERNAZIONALE SULL’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI ETICI NEL PROCESSO DI SVILUPPO DEL TURISMO

Pubblichiamo di seguito l’intervento dell’Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’Organizzazione Mondiale del Turismo, Mons. Piero Monni, in occasione del Seminario Internazionale sull’applicazione dei principi etici nel processo di sviluppo del turismo, che si svolge a Tel Aviv (Israele) i giorni 20 e 21 settembre 2000. Il seminario si trasferirà successivamente in altri Paesi, quali la Palestina, la Giordania e l’Egitto.

● INTERVENTO DI MONS. PIERO MONNI

Testo originale in lingua inglese

Traduzione in lingua italiana

Testo originale in lingua inglese

As the Permanent Observer of the Holy See to the World Tourism Organization, I am honoured to take part in this important W.T.O. meeting. Since the topics of the Seminar are linked to the ethics of tourism, it of course involves the Holy See, which has always been interested in problems dealing with man.

The Governments have fully accepted the instances for analysing the problems of ethics in tourism and all that has led to the elaboration of the Global Code of Ethics for Tourism. We hope that it will be accepted by the legislations of all countries involved.

This seminar reflects the willingness of everyone involved in making this Code operative and in contributing to the diffusion of these rules of behaviour valid for tourists, the host countries, and for the people working in this sector. The Holy See is careful when discussing and reaffirming values; above all values that strengthen ties among people, such as dialogue, reciprocal understanding of each other, and the respect of cultural and religious traditions.

At this point I cannot continue without talking about a particular type of tourism, and that is, pilgrimage. The Church defines pilgrimage as " a personal or collective path towards a sacred place, aspiring to encounter the divine." In other words, pilgrimage is a spiritual itinerary, the path of the faithful, the search for God. I would like to make two brief observations at this point:1. This search for the divine, for God, cannot be done under the guidance of people of another religion, and 2. The pilgrim must be guaranteed full liberty in regards to entrance and to veneration in the places which are tied to his faith.

In the light of these principles, which are necessary in realizing a sustainable tourism, peace and prosperity cannot be far away. As important as commercial and economical interests may be, it is more important that the elements of aggregation and social stability come out in tourism. These aspects are truly necessary in the development of any kind of economic market. The growth of globalization in almost all economic sectors has lead us to the acceptance of common rules and to the elaboration of an ethics system to be shared by everyone. The Global Code of Ethics for Tourism, a true synthesis of the ethical values in the tourism sector, interests all Countries.

The general aim is oriented towards strengthening the wholesomeness of tourism, which is the bearer of values. Among these values are, respect for the environment, peaceful living together of ethnic groups, and the widespread choice of a path towards peace. Tourism, reciprocal understanding and peace, are inseparable realities. The Global Code expresses a profound hope of peace, which is essential to the development of the tourism sector. In order to sustain this goal, it expresses a common ethical consent so that people of all the world can gather, even if of different cultures or different religions. The Holy See bids that this Seminar will be able to give a real contribution to the target that it wants to reach.

Thank you for your attention!

Traduzione in lingua italiana

Sono onorato di prendere parte a questo importante incontro promosso dall’Organizzazione Mondiale del Turismo. I temi proposti, legati all’etica del turismo, coinvolgono la Santa Sede, da sempre interessata ai problemi dell’uomo.

I Governi hanno pienamente accolto le istanze per un esame del problema etico nel turismo e così si è giunti alla elaborazione di un Codice Etico Mondiale per il Turismo, che si auspica possa essere recepito nella normativa dei vari Paesi.

Questo Seminario riflette la volontà di tutti di rendere operativo tale Codice e di contribuire alla diffusione di regole comportamentali valide per i turisti, per i Paesi ospitanti e per gli operatori del settore.

La Santa Sede, riserva attenzione alla discussione e riaffermazione dei valori; soprattutto di quelli che contribuiscono a rafforzare i legami fra i popoli, quali la reciproca conoscenza, il dialogo, il rispetto delle proprie tradizioni culturali e religiose. Non possiamo qui non menzionare quella particolare forma di turismo che è il pellegrinaggio, definito dalla Chiesa " un cammino personale o collettivo verso un luogo sacro.(che) mira all’incontro con il divino"

In altre parole il pellegrinaggio è un itinerario spirituale, un cammino di fede, una ricerca di Dio. E qui vorrei permettermi due brevi osservazioni: 1) Questa ricerca del divino, di Dio, non può essere fatta sotto la guida di persone estranee alla fede del pellegrino, e 2) al pellegrino deve essere garantita la piena libertà di accesso e di culto nei luoghi legati alla propria fede.

Alla luce di tali principi, indispensabili per la realizzazione di un turismo sostenibile, la pace e il benessere non possono essere lontane.

Al di sopra degli interessi economici e commerciali, pur rilevanti, bisognerebbe far emergere nel turismo, gli elementi di aggregazione e di stabilità sociale che sono, in realtà, un presupposto indispensabile anche per lo sviluppo di ogni tipo di mercato.

La crescente globalizzazione di quasi tutti i settori economici, ci conduce verso l’accettazione di regole uniche e all’elaborazione di sistemi etici condivisibili da tutti.

Il Codice Etico Mondiale per il Turismo, vera sintesi dei valori etici del settore, interessa tutti i Paesi. Lo scopo comune è rivolto a potenziare una sana cultura del turismo, portatore di valori; tra questi il rispetto dell’ambiente, la pacifica convivenza tra i gruppi etnici e la comune scelta di un cammino di pace. Turismo, reciproca comprensione e pace, sono realtà inscindibili.

Il Codice Etico, esprime in merito, una profonda attesa di pace, indispensabile per lo sviluppo del settore. E per favorire questa finalità, ha espresso un consenso etico di base, nel quale possono incontrarsi tutte le persone, anche se di cultura e religione diverse. La Santa Sede augura a questo Seminario di poter apportare un reale contributo alle finalità che esso si è proposto.

Grazie per l’attenzione!

[01887-XX.01] [Testo originale: Inglese]