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LETTERA PER LA 51a SETTIMANA LITURGICA NAZIONALE ITALIANA (ISCHIA, 21-25 AGOSTO 2000), 24.08.2000


LETTERA PER LA 51a SETTIMANA LITURGICA NAZIONALE ITALIANA (ISCHIA, 21-25 AGOSTO 2000)

È in corso ad Ischia, sul tema "Il Verbo si è fatto carne: Celebrazione e salvezza", la 51a Settimana Liturgica Nazionale Italiana, promossa dal Centro di Azione Liturgica. Per l’occasione, Giovanni Paolo II ha inviato ai partecipanti una Lettera, a firma del Card. Segretario di Stato, Angelo Sodano, di cui pubblichiamo di seguito il testo:

● LETTERA DEL SANTO PADRE A FIRMA DEL CARD. ANGELO SODANO

A Sua Eccellenza Reverendissima

Mons. LUCA BRANDOLINI

Vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo

Presidente del Centro Azione Liturgica

 

Eccellenza Reverendissima,

il Santo Padre ha rilevato con favore l’opportuna scelta del tema della 51a Settimana Liturgica Nazionale "Il Verbo si è fatto carne: Celebrazione e salvezza"; tale tema si inserisce infatti pienamente nel contesto della celebrazione del Giubileo del 2000.

Nella lettera apostolica Tertio millennio adveniente, il Sommo Pontefice ha sottolineato con forza l’intrinseco legame che vi è tra l’Incarnazione e la Celebrazione eucaristica: "Nel sacramento dell’Eucaristia il Salvatore, incarnatosi nel grembo di Maria venti secoli fa, continua ad offrirsi all’umanità come sorgente di vita divina" (n. 55). E nella Lettera ai sacerdoti per il Giovedì Santo, riferendosi al Cenacolo, così si è espresso: "A duemila anni dalla nascita di Cristo, in questo Anno Giubilare, dobbiamo in modo particolare ricordare e meditare la verità di quella che potremmo chiamare la sua ‘nascita eucaristica’... Questa presenza eucaristica ha percorso i due millenni della storia della Chiesa e la accompagnerà fino alla fine della storia" (n.13).

Nella prospettiva di queste indicazioni, la prossima Settimana Liturgica Nazionale non mancherà di offrire un significativo contributo per la miglior

comprensione di alcuni aspetti fondamentali della celebrazione cristiana che scaturiscono dall’Incarnazione. "Il Verbo si è fatto carne": la liturgia cristiana, legata inscindibilmente all’evento compiutosi duemila anni orsono nel grembo della Vergine, continua a celebrarlo, ben sapendo che la storia della salvezza ha in esso il suo inizio effettivo. Celebrazione e salvezza costituiscono pertanto due momenti dell’unico mistero di Cristo, nel quale l’amore del Padre continua a rivelarsi agli uomini.

Il vostro Convegno, che ogni anno raduna Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiose, religiosi e laici, espressione di una Chiesa diversificata nei compiti e nei ministeri, cerca di approfondire nei temi e negli interventi la natura della liturgia cristiana, mostrando come essa sia un’applicazione sempre rinnovata, con animo inesauribilmente grato, della redenzione operata dal Padre mediante il Figlio nello Spirito Santo.

Restano sempre attuali le parole del Santo Padre nella Lettera Dominicae Cenae: "È necessario, dunque, e conviene urgentemente intraprendere di nuovo un’educazione intensiva per far scoprire le ricchezze che contiene la liturgia" (n. 9). La caduta di interesse per l’educazione liturgica persiste; s’impone perciò il dovere di un ulteriore impegno a tutti i livelli per aiutare le nostre comunità ad afferrare sempre meglio il ricco contenuto di quella caratteristica espressione della preghiera liturgica cristiana che è il "per Cristo": in essa si testimonia chiaramente la mediazione di Cristo, come pure, il senso della celebrazione e della salvezza donata.

La liturgia nasce dalla fede in Cristo quale nostra unica salvezza. Tale fede si esprime nella celebrazione del mistero, in cui si prende nuova consapevolezza che Cristo è per noi "Colui che viene" continuamente nelle situazioni nelle quali viviamo. "Hoc faciendum quod factum": la densa formula di san Leone Magno rende bene il senso dell’attualizzazione liturgica: "Deve avvenire quello che è avvenuto" (Sermo 23, 4: PL 54, 202).

Guardando al terzo millennio, il rinnovamento liturgico dovrà rispondere alle esigenze del nostro tempo, come ha incisivamente rilevato il Sommo Pontefice nella Lettera Apostolica Vicesimus quintus annus del 4 dicembre 1988: "La liturgia non è disincarnata" nuovi problemi si sono posti o hanno assunto un nuovo rilievo, quali, ad esempio, l’esercizio del diaconato aperto a uomini sposati; i compiti liturgici che nelle celebrazioni possono essere affidati ai laici, uomini o donne; le celebrazioni liturgiche per i ragazzi, i giovani e gli handicappati; le modalità di composizione dei testi liturgici appropriati per un determinato Paese... Infine, per salvaguardare la riforma e assicurare l’incremento della liturgia, occorre tener conto della pietà popolare cristiana, e del suo rapporto con la vita liturgica" (nn. 17-18).

Molta strada è stata fatta in questi anni, grazie al contributo di Organismi, Enti, Riviste e Convegni, che hanno promosso la liturgia, attuando le istanze del Concilio Vaticano II e le indicazioni del Magistero. Occorre continuare a percorrere con fiducia e coraggio questo cammino.

Sua Santità auspica che la prossima Settimana Liturgica possa ulteriormente contribuire alla formazione dei fedeli che partecipano alle assemblee eucaristiche domenicali e feriali: ogni celebrazione deve costituire un incontro con il ministero salvifico di Cristo, ed essere perciò esperienza di grazia e di salvezza. Ogni Pastore si adopererà perché la celebrazione eucaristica, con il suo itinerario liturgico racchiuso nel rito, diventi occasione di comunione crescente con Cristo e con i fratelli.

Ciò suppone una progressiva educazione al linguaggio della celebrazione, così immediato ma anche così complesso, nell’attuazione delle sue varie dimensioni: canto, parola, silenzio, ministerialità. La catechesi e l’animazione liturgica siano accolte e promosse nella comunione con grande senso di dedizione e di competenza per educare, come dice la Costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium alla "piena, consapevole e attiva partecipazione" (n. 14). La liturgia manifesti e riveli sempre l’opera della salvezza compiuta da Cristo!

Nell’auspicare che i vari momenti della Settimana Liturgica, - preghiera, relazioni, riflessioni - valgano a far crescere nei partecipanti la comprensione del dono della salvezza, a noi fatto da Dio Padre per mezzo di Cristo nello Spirito Santo, il Sommo Pontefice volentieri imparte a Lei, al Vescovo di Ischia, ai Vescovi e Sacerdoti presenti, ai Relatori ed a tutti i convenuti una speciale Benedizione Apostolica.

Profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio

 

dell'Eccellenza Vostra Rev.ma

dev.mo

Card. Angelo Sodano

Segretario di Stato

 

[01730-01.01] [Testo originale: Italiano]