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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL XLVII CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE (ROMA, 18-25 GIUGNO 2000), 09.06.2000


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL XLVII CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE (ROMA, 18-25 GIUGNO 2000)

INTERVENTO DEL CARD. EDOUARD GAGNON

INTERVENTO DEL CARD. CAMILLO RUINI

INTERVENTO DEL CARD. ROGER ETCHEGARAY

INTERVENTO DI S.E. MONS. CRESCENZIO SEPE

INTERVENTO DI S.E. MONS. CESARE NOSIGLIA

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si tiene la Conferenza Stampa di presentazione del XLVII Congresso Eucaristico Internazionale, che si svolgerà a Roma dal 18 al 25 giugno 2000.

Prendono parte alla Conferenza Stampa: l’Em.mo Card. Edouard Gagnon, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali; l’Em.mo Card. Camillo Ruini, Presidente della CEI e Presidente del Comitato per il 47° Congresso Eucaristico Internazionale; l’Em.mo Card. Roger Etchegaray, Presidente del Comitato per il Grande Giubileo dell’Anno 2000; S.E. Mons. Crescenzio Sepe, Segretario Generale del Comitato per il Grande Giubileo dell’Anno 2000; S.E. Mons. Cesare Nosiglia, Vicegerente della Diocesi di Roma, Vicepresidente del Comitato per il 47° Congresso Eucaristico Internazionale.

Ne pubblichiamo di seguito gli interventi:

INTERVENTO DEL CARD. EDOUARD GAGNON

I. CHE COSA SONO I CONGRESSI EUCARISTICI?

La risposta autorevole la troviamo in due documenti del Magistero della Chiesa:

1° Nella Istruzione IL CULTO DEL MISTERO EUCARISTICO, pubblicata nel 1967 dalla Sacra Congregazione dei Riti (oggi: Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti),dove si legge al n.67:

«Nei congressi eucaristici si applichino ad approfondire la conoscenza di questo santo mistero, considerandolo nei suoi vari aspetti (cf.n.3 della presente istruzione). Lo celebrino poi secondo le norme del concilio Vaticano II e lo venerino prolungando privatamente la preghiera, e con pii esercizi, e soprattutto con la processione solenne, badando tuttavia, che tutte le forme di pietà tocchino il loro culmine nella solenne celebrazione della messa. Durante il congresso eucaristico, almeno in tutta la regione, è conveniente che alcune chiese siano riservate all’adorazione continua».

Nel Rituale Romano RITO DELLA COMUNIONE FUORI DELLA MESSA E CULTO EUCARISTICO del 1973, dove si dà una «definizione» dei congressi eucaristici al n.109:

«I congressi eucaristici, introdotti in tempi recenti nella vita della Chiesa come manifestazione tutta particolare del culto eucaristico, si devono considerare come una STATIO cioè una sosta d’impegno e di preghiera, cui una comunità invita la Chiesa universale, o una Chiesa locale le altre Chiese della medesima regione o della nazione o del mondo intero, per approfondire insieme un qualche aspetto del mistero eucaristico e prestare ad esso un omaggio di pubblica venerazione, nel vincolo della carità e dell’unità.

Tali congressi devono essere quindi un segno autentico di fede e di carità, per la piena partecipazione della Chiesa locale e la presenza rappresentativa della altre Chiese».

Di seguito si danno indicazioni riguardo alla scelta del luogo e del tema; orientamenti riguardo all’elaborazione del programma, della preparazione pastorale e della celebrazione dei Congressi.

II. RUOLO DEL PONTIFICIO COMITATO PER I CONGRESSI EUCARISTICI INTERNAZIONALI:

Lo Statuto del Comitato, approvato da Giovanni Paolo II nel 1986, descrive lo scopo, la composizione, le competenze e la collaborazione nella preparazione del Congresso con il Comitato della Chiesa Locale dove si celebra il Congresso. E’ il Comitato locale che assume anche la piena responsabilità (anche finanziaria) sulla preparazione e sulla celebrazione del Congresso.

I Membri del Pontificio Comitato - attualmente 12 - sono nominati dal Papa per cinque anni rinnovabili.

Fra le diverse competenze rientrano le proposte da sottomettere al Papa riguardo alla sede del Congresso, l’invito alle Conferenze Episcopali e ai Sinodi Patriarcali per la nomina dei Delegati Nazionali indispensabili per la sensibilizzazione e il coinvolgimento della Chiese particolari.

Accompagnamo - secondo richiesta - l’organizzazione dei congressi eucaristici nazionali che fioriscono intorno ai congressi internazionali: In Italia il 23° nel 1997; in Ghana il 2° nel 1998; in Colombia, in Spagna, in Portogallo nel 1999; in Guatemala, in Messico, in Lituania, in Argentina, in Cile, in Uruguay e nel Sudan nel 2000.

Finora sono stati celebrati 46 Congressi Eucaristici Internazionali. Il primo è stato celebrato a Lille in Francia nel 1881.

(Vedi il dossier, dove si trovano l’elenco dei congressi eucaristici internazionali e il libro I CONGRESSI EUCARISTICI INTERNAZIONALI PER UNA NUOVA EVANGELIZZAZIONE(in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco) con - in appendice - LO STATUTO)

L’imminente 47° Congresso Eucaristico Internazionale sarà il terzo a Roma, dopo quello del 1905 e del 1922.

[01328-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DEL CARD. CAMILLO RUINI

1. Tra i vari eventi giubilari, il Congresso Eucaristico Internazionale è senza dubbio quello più spiritualmente ricco e aperto alla partecipazione dell'intero popolo di Dio. L'Eucaristia infatti è il sacramento centrale e quasi riassuntivo della fede cristiana, e anche quello che i fedeli celebrano più frequentemente e vivono con maggiore intensità nelle loro comunità, in particolare ogni domenica.

Non è stato difficile predisporre una adeguata preparazione al Congresso. Essa è iniziata già lo scorso anno e si è via via intensificata in questi ultimi mesi, in tutte le parrocchie e comunità.

Il Comitato romano che ha la responsabilità organizzativa dell'evento si è preoccupato di offrire validi strumenti e sussidi per questa preparazione : il testo base del Congresso, altri sussidi catechistici e liturgici che sono stati molto apprezzati e utilizzati.

Le comunità religiose, e in particolare le claustrali, sono state invitate ad iniziative di preghiera eucaristica, veglie e animazione dell'adorazione eucaristica settimanale nelle parrocchie.

Anche i malati, sia a casa come negli ospedali, da tempo stanno offrendo la loro preghiera perché il Congresso porti abbondanti frutti spirituali, per la Chiesa e per tutti.

2. E' giovata a questa preparazione anche la missione cittadina che la Chiesa di Roma ha svolto in questi anni e che è stata poi attuata in forme diverse da oltre 150 Diocesi in Italia.

Il tema del Congresso : "Gesù Cristo unico Salvatore del mondo, pane di vita nuova", sottolinea la forte dimensione missionaria propria dell'Eucaristia.

La vita nuova che scaturisce dall'Eucaristia è la vita di Dio che l’Eucaristia contiene e dona a chiunque si ciba con fede di questo pane, è la vita in pienezza, la vita eterna offerta ad ogni uomo : "il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" (Gv 6,51).

Il Congresso è dunque un evento missionario che intende proclamare con forza e visibilità, di fronte a tutti, la centralità dell'Eucaristia per la vita del mondo.

La missione della Chiesa e di ogni credente, trova infatti nell'Eucaristia la sua fonte perenne e la sua realizzazione più efficace e piena. La missione non è solo "un dopo", una conseguenza che scaturisce dall'Eucaristia, ma una realtà che si radica nell'Eucaristia, che costituisce in certo senso l'evento missionario fondamentale: " ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo di questo calice, noi annunciamo la morte del Signore, finche Egli venga" (1Cor 12 ).

Il Congresso Eucaristico diventa così anche momento di verifica del cammino del Giubileo, per una reale conversione, a partire dall'Eucaristia, della vita e della missione di ciascun membro della Chiesa.

In concreto, è a partire dall'Eucaristia che i cristiani sanno di poter rinnovare non solo l'esistenza personale ma anche la vita della famiglia, della società e di ogni ambito culturale e civile.

Le catechesi pubbliche che si svolgeranno durante la settimana affronteranno pertanto alcune tematiche che permetteranno di approfondire questo rapporto tra Eucaristia e vita, Eucaristia e cultura, Eucaristia e impegno sociale del credente.

Rientra in questo quadro anche la scelta di inaugurare durante il Congresso il poliambulatorio promosso dalla Caritas diocesana alla Stazione Termini, ristrutturato in modo da rispondere adeguatamente alle crescenti esigenze e richieste dei poveri della città.

Sono tanti i segni e le realtà di solidarietà che la Chiesa di Roma ha attivato nella città e che rappresentano un tessuto fitto di presenza in ogni quartiere. Questo ulteriore segno intende sottolineare che dall'Eucaristia nasce la carità, perché l’Eucaristia è memoria e attualizzazione del sacrificio pasquale di Cristo, e come tale spinge i suoi discepoli ad amare come Egli ha amato e a riconoscerlo ed amarlo in tutti gli uomini, particolarmente in chi è povero ed emarginato.

3. La Chiesa di Roma è pronta per l'accoglienza dei pellegrini che verranno durante la settimana del Congresso Eucaristico e che potranno prendere parte a tutti i suoi momenti ed iniziative. I Vescovi e sacerdoti in particolare avranno la possibilità di essere accolti nelle parrocchie e comunità religiose che si sono rese disponibili in gran numero. Segnalo inoltre un’iniziativa del clero di Roma che è stata poi seguita da altri presbiteri diocesani: per facilitare la partecipazione dei presbiteri di Diocesi povere del terzo e quarto mondo, i sacerdoti romani hanno offerto una congrua disponibilità sia finanziaria che logistica.

L'estensione dell'evento (una settimana intera) permette un' ampia partecipazione delle Diocesi e delle comunità e gruppi ecclesiali.

Per favorire tale partecipazione, le Diocesi italiane, le comunità religiose e i movimenti sono stati invitati a programmare uno speciale Giubileo a Roma durante il Congresso.

In tutte le parrocchie di Roma, nelle case dei religiosi e delle religiose, la settimana del Congresso sarà un'occasione per una costante preghiera diurna e notturna di adorazione eucaristica e di rendimento di grazie al Signore. Questo è anche il modo concreto per attivare la più ampia e genuina partecipazione all'evento di molti romani.

4. L'augurio è che il Congresso rinvigorisca la fede nella presenza viva e reale del Signore nel sacramento del suo corpo e del suo sangue e aiuti la Chiesa ed ogni cristiano a trarre dall'Eucaristia la forza per una rinnovata testimonianza del Vangelo in ogni ambito della vita personale, familiare e sociale.

[01343-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DEL CARD. ROGER ETCHEGARAY

Testo originale

Traduzione in lingua italiana

 

Testo originale

Les Congrès Eucharistiques tiennent dans la vie moderne de l’Eglise une place importante. Le Pape Jean-Paul II a voulu que le 47º Congrès Eucharistique International soit à Rome un temps fort de l’An 2000. Ce sera le premier Congrès Eucharistique intégré dans un Jubilé et, parmi tous les événements jubilaires, celui qui aura la plus longue durée: une semaine entière (du 18 au 25 juin) de célébrations liturgiques et d’études théologiques.

Le Jubilé du mystère de l’Incarnation du Christ, par son millésime exceptionnel, nous offre plus qu’un bon cru: il nous rappelle que l’Eucharistie, dès le soir de son institution par le Christ au Cénacle, constitue la force première et constante de l’Eglise: grâce à l’Eucharistie, toutes les années sont saintes et il est naturel que cette Année Sainte, selon la volonté expresse du Saint-Père, soit "intensément eucharistique" (T.M.A. n. 55).

Dans sa lettre récente pour la Journée Mondiale des vocations, il écrit: "L’Eucharistie n’est elle pas le mystère du Christ vivant et à l’oeuvre dans l’histoire?...Tout croyant y trouve non seulement la clé d’interprétation de son existence mais aussi le courage de la réaliser".

Voilà pourquoi ce Congrès a comme thème "Jésus Christ, unique Sauveur du monde, pain pour la nouvelle vie". Rien de plus concret, rien de plus vital que le pain, cette nourriture de base. Fait étrange mais compréhensible, notre époque, où la participation à l’Eucharistie a baissé (et même fortement dans certains pays sécularisés), voit en même temps croître une faim eucharistique parmi ceux qui se sentent fragilisés ou mal situés dans l’Eglise. Cela prouve que beaucoup sentent que dans la messe et la communion ils trouvent l’occasion privilégiée, parfois unique, de reconnaître leur identité chrétienne.

L’Eucharistie, sacrement de la foi, est le grand test de la santé de l’Eglise qui témoigne, alors, que le salut des hommes se fait en Jésus Christ et en lui seul. Plus l’Eglise épouse son temps, plus elle doit faire émerger sa figure originale. Plus elle campe aux frontières, plus elle doit resserrer le contact avec le centre. Plus les repères de la foi s’estompent, plus elle doit se hâter de revenir au réalisme du mystère eucharistique. Ne manquons pas la chance que nous offre le prochain Congrès Eucharistique International a Rome; il est précédé, dans plusieurs pays, par des Congrès nationaux qui en révèlent l’opportunité et le bienfait spirituel.

[01340-03.01] [Texte original: Français]

Traduzione in lingua italiana

I Congressi Eucaristici occupano un posto importante nella vita moderna della Chiesa. Papa Giovanni Paolo II ha voluto che il 47º Congresso Eucaristico Internazionale fosse a Roma un tempo forte dell’Anno 2000. Sarà il primo Congresso Eucaristico inserito in un Giubileo e, fra tutti gli eventi giubilari, quello che avrà la più lunga durata: una settimana intera (dal 18 al 25 giugno) di celebrazioni liturgiche e di studi teologici.

Il Giubileo del mistero dell’Incarnazione di Cristo, con il suo millesimo eccezionale, ci offre più di un buon cru: ci ricorda che l’Eucarestia, fin dalla sera della sua istituzione da Cristo, al Cenacolo, costituisce la prima e costante forza della Chiesa: grazie all’Eucarestia, tutti gli anni sono santi ed è naturale che questo Anno Santo, secondo la volontà espressa dal Santo Padre, sia "intensamente eucaristico". (T.M.A. n. 55). Nella sua recente lettera per la Giornata Mondiale delle vocazioni, scrive: "L’Eucarestia non è il mistero del Cristo vivente e all’opera nella storia?.... Ogni credente vi trova non solo la chiave d’interpretazione della sua esistenza ma anche il coraggio di realizzarla".

Ecco perché questo Congresso ha come tema: "Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo, pane per la nuova vita". Niente di più concreto, niente di più vitale del pane, questo nutrimento di base. Fatto strano, ma comprensibile, la nostra epoca in cui la partecipazione all’Eucarestia è in diminuzione ( ed anche notevolmente in taluni paesi secolarizzati), vede al tempo stesso aumentare una fame eucaristica tra coloro che si sentono indeboliti o mal situati nella Chiesa. Molti trovano, infatti, nella messa e nella comunione l’occasione privilegiata, talora unica, di riconoscere la propria identità cristiana.

L’Eucarestia, sacramento della fede, è il grande test della salute della Chiesa che, in quel momento, testimonia come la salvezza degli uomini si compia in Gesù Cristo e in lui solo.

Più la Chiesa sposa il suo tempo, più deve far emergere la propria figura originale. Pìù si accampa alle frontiere, più deve rafforzare il contatto con il centro. Più si attenuano i punti di riferimento della fede, più deve affrettarsi a ritornare al realismo del mistero eucaristico.

Non perdiamo l’occasione che ci offre il prossimo Congresso Eucaristico Internazionale a Roma; esso è stato preceduto, in diversi paesi, da Congressi nazionali che ne rivelano l’opportunità e il beneficio spirituale.

[01341-01.01] [Testo originale: Francese]

INTERVENTO DI S.E. MONS. CRESCENZIO SEPE

Il Congresso Eucaristico Internazionale si inserisce nelle celebrazioni del Grande Giubileo con una sua particolare caratterizzazione, anzi ne costituisce la tappa fondamentale.

Non è senza significato, infatti, che all’Eucaristia è dedicata una intera settimana, a dimostrazione dell’eccezionalità di un tale evento nel contesto dell’Anno Santo.

La motivazione fondante questa peculiare celebrazione la troviamo in queste parole scritte dal Santo Padre nella "Incarnationis Mysterium": "da duemila anni, la Chiesa é la culla in cui Maria depone Gesù e lo affida alla adorazione e alla contemplazione di tutti i popoli. Che attraverso l’umiltà della Sposa possa risplendere ancora di più la gloria e la forza dell’Eucaristia, che essa celebra e conserva nel Suo seno. Nel segno del Pane e del Vino consacrati, Cristo Gesù risorto e glorificato, luce delle genti, rivela la continuità della Sua Incarnazione. Egli rimane vivo e vero in mezzo a noi per nutrire i credenti con il Suo Corpo e il Suo Sangue" (n.11).

In realtà, senza un riferimento esplicito e del tutto particolare al Sacramento dell’Eucaristia e, quindi, senza la presenza costante di Gesù-Eucaristia in ogni incontro, in ogni celebrazione, in ogni preghiera e in ogni atto di carità dell’Anno Santo, il Grande Giubileo, che commemora i duemila anni dell’Incarnazione, non potrebbe dirsi tale e sarebbe altra cosa.

Se il Giubileo è un avvenimento spiritualmente vivo, è perchè è vivente Colui che noi ricordiamo e festeggiamo. L’Eucaristia è il segno e il sacramento di questa presenza nella vita della Chiesa e dell’uomo.

Celebrando un Giubileo "intensamente eucaristico", la Chiesa agisce attivamente nel presente dell’umanità e si proietta con coraggio verso il suo futuro, annunciando con rinnovato vigore il messaggio evangelico di liberazione.

Il Santo Padre esprime bene questa perenne giovinezza della Chiesa, che trae alimento proprio dall’Eucaristia, nella bolla Incarnationis Mysterium, quando scrive: "il passo dei credenti verso il terzo millennio non risente affatto della stanchezza che il peso di duemila anni di storia potrebbe portare con sé; i cristiani si sentono piuttosto rinfrancati a motivo della consapevolezza di recare al mondo la luce vera, Cristo Signore. La Chiesa, annunciando Gesù di Nazareth, vero Dio e uomo perfetto, apre davanti ad ogni essere umano la prospettiva di essere ‘divinizzato’ e così diventare più uomo. E’ questa l’unica via, mediante la quale il mondo può scoprire l’alta vocazione a cui è chiamato e realizzarla nella salvezza operata da Dio" (n. 2).

Questo, in breve, il significato giubilare del Congresso Eucaristico. Un evento dal quale, ne sono certo, tutta la Chiesa saprà trarre, attraverso la riscoperta del prezioso dono del Pane e del Vino eucaristici, la forza di vivere con maggiore intensità lo spirito missionario che deve animarne la testimonianza nel nuovo millennio.

‘Lo sguardo, pertanto, sia fisso sul futuro - ha scritto ancora il Papa - ... Si rinfranchi, dunque, la fede, cresca la speranza, diventi sempre più operosa la carità". E’ l’obiettivo del Giubileo, è la mèta che raggiungeremo, non per i nostri meriti, ma grazie alla presenza reale e vivificante di Cristo nell’Eucaristia.

[01339-01.01] [Testo originale: italiano]

INTERVENTO DI S.E. MONS. CESARE NOSIGLIA

IL XLVII CONGRESSO EUCARISTICO: IL PROGRAMMA

Ricordo alcune caratteristiche fondamentali e specifiche del programma di questo evento che tradizionalmente si chiama Congresso e che va compreso nel suo giusto e vero significato: si tratta di un grande incontro (un convenire) straordinario di tutto il popolo di Dio attorno a Gesù presente nell'Eucaristia.

1. Si tratta di un evento che si svolge per una settimana intera con alcuni momenti forti e di ampio respiro popolare che vedranno la presenza del Santo Padre.

- La Domenica 18 giugno (ore 18.30) a San Pietro: inizia il Congresso con la celebrazione dei Vespri della SS Trinità.

- Mercoledì 21 a San Pietro: catechesi sull'Eucaristia.

- Giovedì 22 a San Giovanni (ore 19): celebrazione del Corpus Domini e processione eucaristica da San Giovanni a Santa Maria Maggiore (sarà il momento più partecipato dell'intera settimana)

- Domenica 25 a San Pietro (ore 18,30): celebrazione eucaristica conclusiva (chiamata anche Statio Orbis).

2. Il Congresso ha come destinatario e soggetto protagonista, l'intero popolo di Dio.

Non ci sono momenti per particolari categorie, ma è sempre il popolo di Dio che è convocato sia per le catechesi sull'Eucaristia che per le celebrazioni.

E ciò manifesta il fatto che l'Eucaristia edifica e visibilizza la Chiesa nella sua realtà di comunione e di unità.

3. Ogni giornata del Congresso percorre una dinamica responsoriale: il mattino si svolgeranno una serie di catechesi sull'Eucaristia, il pomeriggio le celebrazioni.

Le catechesi saranno pubbliche e si terranno a San Giovanni dal Martedì al Sabato con la partecipazione di eminenti personalità ecclesiastiche e una serie di testimonianze di laici impegnati nella evangelizzazione o nel servizio ai poveri (vedi programma).

Durante tutta la settimana si darà vita a una capillare e costante preghiera eucaristica attraverso l'adorazione eucaristica perpetua nella città, diurna e notturna...Un gran numero di chiese e cappelle soprattutto del Centro storico esporranno ogni giorno il SS. Sacramento. Le parrocchie e gli Istituti religiosi a loro volta faranno altrettanto organizzando turni di preghiera anche notturna.

4. Nel corso del Congresso una particolare evidenza sarà data al segno della carità che accompagna la celebrazione eucaristica. L'Eucaristia infatti è sacramento di vita nuova per il mondo ed esige e sollecita dunque l'impegno della carità, di quell'amore verso i poveri che trae dall'Eucaristia la sua forza e il suo vigore spirituale.

In particolare il Martedì la Santa Messa verrà celebrata in tutti i luoghi della carità, dove ogni giorno i poveri, i malati e i sofferenti sperimentano dal vivo l'amore di Dio e dei fratelli.

Lo stesso giorno sarà inaugurato il poliambulatorio della Caritas alla stazione Termini, un'opera che intende rimanere come segno concreto della celebrazione del Congresso e del Giubileo. La struttura si è potuta realizzare grazie alla disponibilità e sensibilità delle Ferrovie dello Stato e della generosità dei fedeli, tuttora in corso.

5. Il Congresso è un evento di forte spessore spirituale ed ecclesiale, molto sentito dal popolo cristiano anche in una prospettiva missionaria: dall'Eucaristia nasce la missione e si radica nel cuore del mondo.

La vita sociale, culturale e familiare trovano nell'Eucaristia il loro paradigma e la loro fonte perenne di unità, di carità di testimonianza.

6. Alcune informazioni

Oltre novanta Conferenze Episcopali hanno assicurato la loro partecipazione con delegazioni di Vescovi sacerdoti, religiosi e religiose e laici.

Le Confraternite termineranno il loro Giubileo Domenica 18 partecipando alla celebrazione iniziale del Congresso.

I catechisti Italiani svolgeranno il loro Giubileo durante il Congresso ( Mercoledì e Giovedì).

Molte Diocesi hanno assicurato la loro presenza nel corso della settimana.

I bambini della prima comunione sono stati invitati dal Papa ad essere presenti alla Statio Orbis, con le loro famiglie. Abbiamo avuto per questo una numerosa adesione da parte delle parrocchie di Roma, delle Diocesi del Lazio e anche di varie parti d'Italia.

7. Iniziative collaterali: ne ricordo alcune (vedi programma)

8. La partecipazione al Congresso è gratuita. Si dovrà comunque procurarsi i biglietti per l'ingresso alle celebrazioni del Santo Padre come si usa di solito.

Conclusione

9. L'Eucaristia rappresenta il cuore della fede cristiana e di ogni comunità.

Se si vuole comprendere e vivere il Giubileo occorre partire dall'Eucaristia e arrivare a questo sacramento come fonte concreta di fede e di amore da vivere ogni giorno.

Mi auguro che anche i mass-media siano attenti a far cogliere queste specificità dell'evento e aiutino a penetrarne il vero significato spirituale e insieme sociale e culturale che esso esprime.

[01333-01.01] [Testo originale: Italiano]