Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


COMUNICATO, 01.06.2000


COMUNICATO

GIUBILEO DEI "RIFUGIATI"

Il Giubileo, a partire dalle sue radici bibliche, richiama esplicitamente un elemento caro a tutti coloro che sono obbligati ad abbandonare le loro case e i loro paesi: essere liberati e ritornare nelle proprie terre.

Il Giubileo celebra dunque la speranza che dona un senso alla vita di coloro che sono forzati ad emigrare, in particolare i rifugiati e i profughi: la libertà dalla schiavitù, il ritorno alla patria e la possibilità di ricominciare la propria vita.

Il 1° e il 2 giugno nel quadro del Giubileo dei migranti e degli itineranti, si celebrerà il Giubileo dei Rifugiati. Queste giornate giubilari rivolgeranno dunque la loro attenzione anche alle persone costrette a emigrare contro le loro volontà, e cioè agli oltre 50.000.000 di rifugiati, di sfollati all’interno dei propri paesi, di rimpatriati, di richiedenti asilo e di quanti altri si trovino in situazioni simili.

Dopo aver invitato i rifugiati a celebrare, con gli operatori che li assistono, questo speciale evento nelle varie diocesi del mondo in cui si trovano, questo Pontificio Consiglio ha convocato le persone coinvolte presenti a Roma a unirsi a loro nel ricordo e nella preghiera, partecipando alla celebrazione che avrà il suo apice, il 2 giugno prossimo, nella Santa Messa presieduta dal Santo Padre in Piazza San Pietro.

Per i rifugiati, per gli operatori pastorali e umanitari impegnati tra loro, nel pomeriggio del 1° giugno, presso l’Oratorio della Chiesa di S. Francesco del Caravita, si terrà, come preparazione al Giubileo, l’Incontro-riflessione sul tema della "Riconciliazione". Hanno collaborato alla sua realizzazione alcune istituzioni civili e religiose dedite alla loro protezione (Jesuit Refugee Service, Migrantes, ACNUR e Consiglio Italiano per i Rifugiati). Vi interverranno, oltre ai responsabili di dette istituzioni, rappresentanti del mondo politico e anche di altre religioni. Inoltre, poichè i rifugiati che vi prenderanno parte saranno di fede sia musulmana che cristiana, l’incontro costituirà anche un’occasione di dialogo inter-religioso. E’ nostra speranza che emerga da questa riflessione una comprensione comune della riconciliazione nelle situazioni dei rifugiati.

In questa occasione sarà emanata anche una "Carta giubilare dei diritti dei rifugiati e dei profughi". Si tratta di una dichiarazione di solidarietà con i rifugiati, nella quale sono riuniti e riaffermati diritti già sanciti da strumenti giuridici internazionali, ma spesso ignorati o disattesi. Essa sarà portata all’attenzione del mondo e dei suoi responsabili, a testimonianza di una cooperazione tra credenti e persone di buona volontà. Un rifugiato la offrirà poi al Santo Padre durante l’Offertorio della Messa del 2 giugno.

[01278-01.01]