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CONFERENZA STAMPA PER LA PRESENTAZIONE DEL GIUBILEO DEGLI SCIENZIATI, 28.02.2000


CONFERENZA STAMPA PER LA PRESENTAZIONE DEL GIUBILEO DEGLI SCIENZIATI

INTERVENTO DEL CARD. PAUL POUPARD

INTERVENTO DI P. BERNARD ARDURA

PROGRAMMA DEL GIUBILEO DEGLI SCIENZIATI

Alle ore 11.30 di oggi, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede si tiene la Conferenza Stampa per la presentazione del Giubileo degli Scienziati, che si celebrerà dal 23 al 25 di maggio, a cura del Pontificio Consiglio della Cultura.

Prendono parte alla Conferenza Stampa l’Em.mo Card. Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; il Rev.do P. Bernard Ardura, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio e il Prof. Nicola Cabibbo, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze.

Pubblichiamo di seguito gli interventi dell’Em.mo Card Paul Poupard e del Rev.do P. Bernard Ardura, nonché il programma del Giubileo degli Scienziati:

INTERVENTO DEL CARD. PAUL POUPARD

1. Chi avrebbe pensato, nel lontano 1300, il primo Giubileo della storia, ad una giornata speciale per gli scienziati? Il concetto stesso di "dialogo scienza-fede", sarebbe senz’altro ritenuto strano sia da Alberto Magno che da Maimonide, come pure da Galileo, Keplero, Tycho Brahe, e persino Newton. Per essi, eminenti scienziati e credenti nel Dio creatore dell'universo, l’armonia fra queste due forme di conoscenza era qualcosa di connaturale.

Questa armonia fra scienza e fede venne a frantumarsi in un’epoca che corrisponde più o meno all’inizio dell'Illuminismo. L'aude sapere, sintesi programmatica dell'Illuminismo nella sua celebre formulazione kantiana, si presenta come il tentativo della ragione autonoma di non ammettere altro fondamento che se stessa. E proprio a quest’epoca, l'epoca dell'Encyclopédie, risale la strumentalizzazione del caso Galileo Galilei, assurto a simbolo di una presunta opposizione fra scienza e fede, che ha portato molti a ritenere scienza e fede radicalmente incompatibili.

Questo sentimento di apparente incompatibilità è rimasto a lungo nella cultura dominante, con le sue ben note conseguenze. Da parte di molti cristiani, ha significato un certo isolamento della Chiesa dalla scienza moderna. La scienza moderna è prodotto genuino di una visione giudeo-cristiana del mondo che ha la sua fonte di ispirazione nella Bibbia e nella dottrina del Logos, eppure è accaduto che certi settori della Chiesa guardassero con diffidenza e sospetto la scienza, come se fosse una minaccia per essa. In questo clima, molti scienziati credenti hanno conservato la loro fede, ma a patto di evitare qualsiasi contatto tra la fede professata e la scienza esercitata; oppure, risuscitando la vecchia teoria medievale della "duplice verità", secondo la quale, esisterebbero due ordini di realtà autonomi e indipendenti, ciascuno con la propria verità, che possono essere tranquillamente in conflitto tra di loro. Il che, in fondo, è solo una varietà del classico fideismo.

Da parte della scienza, questo allontanamento dalla religione è forse responsabile dello sviluppo di una scienza senza vincoli con l'etica o senza riferimento all'uomo che ha portato ad un uso inumano dei progressi della tecnica fino alla possibilità di distruzione dell’umanità e del nostro pianeta.

2. In questo inizio del terzo millennio, l'indizione di un Giubileo degli Scienziati coincide con una nuova stagione del dialogo tra scienza e fede.

Il Giubileo degli Scienziati si inserisce in un clima profondamente cambiato, sia da parte degli scienziati che da parte della Chiesa cattolica. Quest’ultima, nell'arco degli ultimi 130, anni ha progressivamente chiarito i rapporti fra la fede e la ragione. Partendo dalla costituzione Dei Filius del Vaticano I, e l'Enciclica Aeterni Patris di Leone XIII, passando per l’Humani generis di Pio XII, e la Gaudium et spes del Concilio Vaticano II, fino all'Enciclica Fides et ratio di Giovanni Paolo II, sintesi di questa corrente, la Chiesa afferma la legittima autonomia della scienza ed il suo apprezzamento per questa forma eminente di sapere umano.

Nel mondo scientifico si avvertono anche sintomi di un’inversione di tendenza nei confronti della religione. L'atteggiamento ostile dello scientismo positivista sembra ormai datato. I progressi scientifici hanno reso la scienza più consapevole dei suoi limiti, della sua insufficienza e hanno frantumato l'immagine di onnipotenza che la scienza si era creata. Si verifica anche un crescente bisogno di spiritualità negli ambienti scientifici. Si avverte il bisogno di rispondere ai grandi problemi etici che pongono le scienze della vita, e anche di trovare risposta ai quesiti fondamentali della metafisica, che la scienza non è in grado di fornire. . "Non è chiaro –diceva recentemente Paul Davies– che la scienza possa spiegare tutto nell’universo fisico" (P.Davies, The Mind of God. Science and the Search for Ultimate Meaning, Simon & Schuster, London, 1992, p. 14).

La Chiesa ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno della religione. La scienza può purificare la religione dall'errore e dalla superstizione. Come forma di conoscenza della verità, la Chiesa non può fare a meno della scienza. Così si esprimeva Mons. Lemaître, primo presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, e uno dei padri della teoria oggi nota come "Big-Bang": «La Chiesa ha forse bisogno della scienza? Certamente no! La croce e il Vangelo le sono sufficienti. Ma al cristiano niente dell'umano è estraneo. Come la Chiesa avrebbe potuto disinteressarsi della più nobile delle occupazioni strettamente umane: la ricerca della verità?» (O. Godard - M. Heller, Les relations entre la science et la foi chez Georges Lemaître, in Pontificia Academia Scientiarum, Commentarii, vol. III, n. 21, p. 7).

La religione, dal canto suo, può purificare la scienza dall'idolatria dello scientismo e dai falsi assoluti. La Chiesa vorrebbe aiutare gli scienziati a evitare la tentazione di offrire una visione onnicomprensiva dell’universo e dell’uomo, emarginando altre forme di sapere. E’ il pericolo che soggiace alla cosiddetta "terza cultura", la quale si configura —secondo J. Brockman— come "l’abbozzo di una nuova filosofia naturale, incardinata sui concetti di complessità ed evoluzioni" (J. Brockmann, La terza cultura, Garzanti, 1995). La scienza ha bisogno di ricuperare la sua dimensione sapienziale, come spesso ricorda Giovanni Paolo II, cioè, una scienza alleata con la coscienza, affinché nel trinomio scienza-tecnologia-coscienza sia servita la causa del vero bene dell'uomo, di tutto l’uomo e di tutti gli uomini.

Il Giubileo degli Scienziati, una novità nella storia dei giubilei, costituirà senz’altro un grande passo in avanti nel dialogo con il mondo della scienza, a beneficio reciproco, sia della vita della Chiesa che della comunità scientifica.

[00475-01.03] [Testo originale:italiano]

INTERVENTO DI P. BERNARD ARDURA

1. Fase di preparazione. Il Giubileo degli Scienziati nel mondo

Affidata al Pontificio Consiglio della Cultura, esso ha voluto contare sin dall'inizio sulla collaborazione di altre istituzioni della Santa Sede operanti nel campo della scienza: Pontificia Accademia delle Science, Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Pontificia Accademia per la Vita, Specola Vaticana. Alle sedute di preparazione è stata invitata anche l’Accademia dei Lincei.

E’ stato preparato un volume di sussidi pastorali in 6 lingue (inglese, italiano, spagnolo, francese, tedesco, portoghese) contenente suggerimenti per celebrazioni liturgiche (testi biblici riguardanti la scienza, preghiere, tracce per un omelia, ecc.), nonché una raccolta di alcuni significativi testi del Magistero della Chiesa sulla scienza, dal Vaticano II alla Fides et ratio.

I sussidi sono stati poi inviati alle Conferenze Episcopali di tutto il mondo, allo scopo di incoraggiare l’organizzazione di eventi simili nei singoli paesi, fornendo dei materiali utili. E’ stato chiesto anche alle Conferenze Episcopali di proporre nomi di persone cui rivolgere un invito a partecipare al Giubileo romano.

2. Come si svolgerà il Giubileo degli Scienziati

Il Giubileo si svolgerà fondamentalmente in due momenti.

a) Convegno sul dialogo scienza-fede:

Il titolo del Convegno è: L’uomo alla ricerca della verità. Filosofia—Scienza—Fede. La prospettiva per il Terzo Millennio. E’ previsto che vengano alcune delle massime autorità in questo campo, e l’oggetto di riflessione sarà incentrato sul dialogo scienza-fede sulla base dell’Enciclica Fides et ratio. Non si tratta, quindi, di un semplice convegno di scienziati cristiani, o credenti, ma di una riflessione sugli interroganti e sulle sfide che la scienza pone alla fede, il che richiede, da parte dei relatori, padronanza sia della rispettiva disciplina scientifica, sia delle conoscenze filosofiche e teologiche.

Il Convegno si struttura in quattro sedute, che cercano di toccare idealmente tutti i campi del sapere. I fondamenti: la filosofia e la teologia come scienze e nel loro rapporto con la scienza. Le scienze della natura, soprattutto la fisica, nella sua duplice dimensione dell’immensamente piccolo e dell’immensamente grande; ma anche la matematica. Le scienze della vita e dell’uomo. In fine, le scienze sociali, la sociologia, l’economia, le scienze del comportamento.

Un altro aspetto importante del convegno è la sua dimensione eminentemente religiosa: dato che si svolge nell’ambito del Giubileo degli Scienziati, la stessa riflessione, il dibattito, vogliono essere un atto di lode alla Trinità. Per rafforzare questo carattere giubilare, ogni seduta sarà aperta da una piccola meditazione presentata da persone che lavorano nelle discipline presentate in essa. Si è cercato, quindi, di mettere in risalto la testimonianza di fede vissuta.

b) La Giornata Giubilare

Comincia la sera del 24 maggio con una celebrazione penitenziale che avrà, senz’altro, un’enorme portata storica. L’atto penitenziale ha un duplice aspetto. Da una parte è un riconoscimento dei peccati personali e collettivi specifici degli ambienti scientifici: la mancanza di onestà professionale, il plagio, l’ansia di protagonismo, l’attribuirsi i meriti altrui, il disprezzo della dignità della persona. D’altra, sulla scia di quanto propone Giovanni Paolo II, vuol essere anche un atto di coraggio e di umiltà nel riconoscere le mancanze commesse da quanti hanno portato il nome di cristiani, e cioè, come dice Gaudium et spes 36, "deplorare certi atteggiamenti mentali, che talvolta non sono mancati nemmeno tra i cristiani, derivati dal non avere percepito sufficientemente la legittima autonomia della scienza" .

La Giornata Giubilare del 25 maggio si apre con il passaggio attraverso la Porta Santa, che sarà uno dei momenti più carichi di significato di tutto il Giubileo. E’ il riconoscimento di Cristo come Signore del cosmo e della storia. In seguito ci sarà la celebrazione dell’Eucaristia, nel corso della quale verrà fatta la professione di fede davanti alla tomba dell’apostolo Pietro. A conclusione di questi atti, il Santo Padre riceverà in udienza i partecipanti.

c) Altre attività

E’ previsto anche un concerto dell’Associazione Giovani Musici Italiani nella Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva. Per la storia dei rapporti fra scienza e religione è un luogo carico di simbolismo. Infatti, fu lì che il 22 giugno 1633 Galileo dovette abiurare le sue idee eliocentriche e ascoltare la sentenza che gli proibiva di insegnare nell’avvenire.

Si sa che anche altre organizzazioni internazionali hanno organizzato diversi convegni ed incontri nei giorni precedenti alla data del 25 maggio, con l’intenzione di essere presenti alla giornata giubilare.

3. A chi si rivolge il Giubileo degli Scienziati

- Discipline scientifiche: Nelle altre lingue il titolo ufficiale "Giubileo degli Scienziati" è stato reso in modi diversi (inglese: "Jubilee for the Men and Women from the World of Learning"; francese: "Jubilé du Monde de la Recherche et de la Science", spagnolo: "Jubileo del Mundo de la Investigación y de la Ciencia"). Sin dall’inizio si è voluto evitare un’interpretazione restrittiva del concetto di "scienziato", spesso identificato con chi si dedica alle scienze sperimentali. Per scienza si intende ogni esercizio dell’attività intellettuale dell’uomo nella ricerca della verità in modo razionale e metodico. Perciò, il Giubileo si rivolge anche a chi lavora nel campo della la sociologia, l’economia, etc. senza dimenticare la teologia e la filosofia, considerate a lungo scienza per eccellenza.

- Ambienti di lavoro: L’invito è stato rivolto agli scienziati, pensando anche, e soprattutto, a quelli che lavorano oltre l’ambito universitario. Abbiamo, perciò, invitato le Accademie delle Scienze di tutto il mondo, —al meno fino a dove ci è stato possibile rintracciarle—, e anche le Fondazioni ed istituti di ricerca. Sappiamo, per esempio, che alcuni scienziati che lavorano presso il CERN di Ginevra stanno organizzando un pellegrinaggio per partecipare al Giubileo. Dalle diverse Accademie del mondo arrivano lettere di ringraziamento e di adesione, in diverso grado, al Giubileo.

- Appartenenza religiosa: Ci si è rivolti, in primo luogo, ai cattolici operanti in questo campo. Non mancano però cristiani di altre confessioni, né fra i relatori né fra i partecipanti. Ci saranno anche persone di altre religioni o addirittura non credenti, ovviamente, in sintonia con l’atteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti della scienza. Si è cercato di mettere in rilievo il carattere di testimonianza di fede vissuta.

- Numero di partecipanti. Data la particolare natura dell’incontro, le manifestazioni del Giubileo degli Scienziati sono destinate ad un pubblico selezionato. Anche se la portata storica sarà enorme, il numero dei partecipanti sarà limitato. Al Convegno internazionale sul dialogo scienza-fede non potranno partecipare direttamente più di 300 persone, limite imposto dalla capienza dell’Aula del Sinodo. Per la celebrazione della Santa Messa del giorno 25 maggio si aspetta, invece, un numero assai più elevato, che si calcola attorno alle 5000 persone.

- Provenienza geografica: In base alle segnalazioni che ci arrivano dal SAC (Servizio Accoglienza Centralizzato), i partecipanti provengono prevalentemente dall'Europa e dagli Stati Uniti. Per consentire la partecipazione a scienziati provenienti da paesi e istituzioni meno facoltosi, e in sintonia con lo spirito del giubileo, è stato istituito un fondo di solidarietà di 15 US $.

[00476-01.02] [Testo originale:italiano]

PROGRAMMA DEL GIUBILEO DEGLI SCIENZIATI

The Jubilee will be celebrated in two phases:

1. Reflection: The congress of men and women from the world of learning, 23 and 24 May 2000, on the theme of new approaches to science and learning, and to the relationship between science and faith, in the light of the Encyclical Fides et ratio.

2. Meeting Jesus Christ, alive in the sacraments and present in the Church: Jubilee day, 25 May 2000, presided over by the Holy Father: prayer for forgiveness, profession of faith, celebration of the Eucharist.

I

INTERNATIONAL CONFERENCE ON FAITH AND SCIENCE

The Human Search for Truth

Philosophy - Science - Faith: The Outlook for the III Millennium

The Vatican 23-24 May 2000

The congress will offer experts in every discipline and from every part of the world time to reflect on the relationship between their faith and their specialised knowledge, in the light of the guidance given in the Encyclical Fides et Ratio. Special attention will be given to new questions and challenges in science and technology. At the same time there will be an attempt to rediscover the sapiential dimension of the sciences; research into nature and humanity must include a deeper awareness of its human dimension and of the human values which undergird it, so that as our knowledge of the world increases, so, too, will the ethical values which give life meaning.

Participants

This international congress is addressed primarily to Christians who are professionally involved in the world of science. The organisers understand "science" in its broadest sense, which covers both the experimental sciences and those known as human sciences or sciences of the spirit, including philosophy and theology.

The congress is open to Christians of other denominations and to believers from other religions who are clearly basically in tune with the Catholic Churchs approach to scientific knowledge.

How the Congress will be organised

Four working sessions are planned, to take place on the mornings and afternoons of 23 and 24 May. It is foreseen that there will be 12 speakers, distributed evenly over the four sessions, who will each be asked to speak for approximately half an hour. In the second part of each session active discussion is foreseen.

Since this gathering is meant as a celebration of faith, each session will begin with a brief meditation, which will at once be a witness of faith and life, and give praise to God who is both one and three.

Follow-up

The Jubilee and the Conference are, of their very nature, "one-off" events. However, it would be ideal if this great international event were to inspire similar meetings of more modest proportions elsewhere in the world. The Pontifical Council for Culture, whose mission it is to foster dialogue with science, would welcome all such initiatives.

It is envisaged that the proceedings of the congress will be published later on.

Provisional Programme

TUESDAY, 23 MAY 2000

09:00-09:30 hrs.

Opening Discourse: His Eminence Card. Paul Poupard, President of the Pontifical Council of Culture

I. Philosophy, Theology, Science

09:30

Chairman: Jean Ladrière, University of Louvain-la-Neuve

Introductory Meditation: Robert Sokolowski, Catholic University of America

09:45-11:00

Prepared Talks

1. Josef Seifert, Internationale Akademie für Philosophie, Liechtenstein

Philosophy and Science in the Context of Contemporary Culture

2. Bruno Forte, Theological Faculty of Southern Italy

Theology and its Relation with Experimental Science

3. Giuseppe Tanzella-Nitti, University of the Holy Cross, Rome

Physics and Human Values

11:00-12:30 hrs.

Discussion

II. Natural Sciences

15:00

Chairman: Nicola Cabibbo, President of the Pontifical Academy of Sciences

Introductory Meditation: Peter Hodgson, Oxford University

15:15-16:30

Prepared Talks

1. Michal Heller, Pontifical Academy of Kraków

Faith and Reason in Dialogue

2. Robert J. Russell, Center for Theology and the Natural Sciences, Berkeley, CA

The Doctrine of Creation out of Nothing in Relation to Big Bang and Quantum Cosmologies

3. Edward Nelson, Princeton University

Mathematics and Faith

17:00-18:30

Discussion

WEDNESDAY, 24 MAY 2000

III. Sciences of Man and Life

09:00 hrs.

Chairman: Juan de Dios Vial Correa, President of the Pontifical Academy for Life

Introductory Meditation: Msgr. Elio Sgreccia, Vice-President of the Pontifical Academy for Life

09:15-10:30

Prepared Talks

1. Antonino Zichichi, World Federation of Scientists, Lausanne

Science at the Service of Peace

2. Adriano Bompiani, Sacred Heart University, Rome. Pontifical Academy for Life

Medicine and Man. Human ecology

3. John Rogers Searle, University of California

Artificial Intelligence and the Relation Mind-Body

11:00-12:30

Discussion

IV. Social Sciences

15:00

Chairman: Edmond Malinvaud, President of the Pontifical Academy of Social Sciences

Introductory Meditation: Hanna Suchocka, Polish Minister of Justice

15:15-16:30

Prepared Talks

1. Margaret S. Archer, University of Warwick, Pontifical Academy of Social Sciences

Faith and the Conception of Humanity in Social Science

2. Rubens Ricupero, United Nations Conference on Trade and Development, Geneva

Faith and Reason in Economics

3. János Perényi, Council of Europe, Hungary

Moving on from the Turbulent Twentieth Century. A New Vision of Humanity for the Third Millennium

Discussion

17:00

Conclusive Address: H.E. Jozef Życiński, Archbishop of Lublin

New Perspectives for the Relationship between Science and Faith in the Light of "Fides et Ratio"

II.

CELEBRATION OF THE JUBILEE FOR MEN AND WOMEN

FROM THE WORLD OF LEARNING

The Jubilee Day, 25 May 2000, is the heart of the whole Jubilee of men and women from the world of learning, and all the preparatory activities will build up to it.

The Jubilee Day is meant not only for those involved in the preparatory international congress, but also for as many people as possible linked to any field of academic or scientific specialisation. Through them, the world of learning and research will give an eloquent testimony of faith in the God who revealed Himself in Jesus Christ.

In accordance with the spirit and intentions expressed by John Paul II in his Letter Tertio Millennio Adveniente, the key moments on this day of meeting will be the celebration of the sacrament of penance, the communal profession of faith and the celebration of the Eucharist.

WEDNESDAY, 24 MAY 2000

21:00-22:00 hrs.: Penitential Liturgy - Church of Santo Spirito in Sassia

As the Holy Father indicated, "the joy of every Jubilee is above all a joy based upon the forgiveness of sins, the joy of conversion" (TMA 32). Therefore it is essential to give due space to the celebration of the sacrament of penance and all those penitential practices which express a desire to begin life afresh. Without this, stepping over the threshold of the Holy Door will not make sense, since it is meant to be an expression and sign of moving towards a new life fully enlightened by Christ the Lord. It is, above all, a matter of recognising and confessing ones own sins, especially those which cast a shadow on ones work as an academic: losing sight of coherence with the truth; not doing enough to respect justice and practise charity in its many forms, even intellectual charity; always needing to be the centre of attention; taking praise for other peoples achievements in plagiarism or failing to divulge ones sources; looking down on others or failing to respect peoples dignity, and so on.

THURSDAY, 25 MAY 2000

09:00 hrs.: Passing through the Holy Door - St. Peter's Basilica

Passing through the Holy Door "evokes the passage from sin to grace which every Christian is called to accomplish" (Inc. Myst. 8). It acknowledges that Jesus Christ is the only saviour of humankind. For scientists and other academics, who could be tempted to play God in their knowledge of good and evil and in their ability to control nature, this symbolic act is a profession of faith in God the Creator and in Jesus Christ, the Lord of the cosmos and of history.

10:00 hrs: Celebration of the Eucharist and Profession of Faith - St. Peter's Basilica

The celebration of the Eucharist, which is the "source and summit" of Christian life, is the heart of the Jubilee and its real goal: a song of thanksgiving and praise to the Trinity. An important moment in this celebration will be the profession of faith (Credo).

12:00 hrs: Audience with His Holiness Pope John Paul II - Palazzo Apostolico

[00477-02.05]