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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO DI STUDIO SULL’ATTUAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, 24.02.2000


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO DI STUDIO SULL’ATTUAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II

INTERVENTO DI S.E. MONS. CRESCENZIO SEPE 

INTERVENTO DI S.E. MONS. RINO FISICHELLA 

PROGRAMMA 

Alle ore 11.30 di oggi, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede si tiene la Conferenza Stampa per la presentazione del Convegno di studio sull’attuazione del Concilio Ecumenico Vaticano II, promosso dal Comitato Centrale del Grande Giubileo dell’Anno 2000 e che si svolgerà nell’Aula del Sinodo in Vaticano dal 25 al 27 febbraio.

Prendono parte alla Conferenza Stampa S.E. Mons. Crescenzio Sepe, Segretario Generale del Comitato del Grande Giubileo dell’Anno 2000 e S.E. Mons. Rino Fisichella, Vice-Presidente della Commissione Teologico-Storica dello stesso Comitato.

Ne pubblichiamo di seguito gli interventi e il programma del Convegno:

INTERVENTO DI S.E. MONS. CRESCENZIO SEPE

Da domani e fino a domenica 27 febbraio si svolgerà il Convegno sull’attuazione del Concilio Ecumenico Vaticano II, promosso dal nostro Comitato Centrale. Le ragioni e le finalità di tale Convegno sono state indicate chiaramente dal Santo Padre nella Tertio millennio adveniente. In questo Documento, Giovanni Paolo II fa esplicito riferimento a un tema di decisiva importanza per la vita della Chiesa: il Concilio Ecumenico Vaticano II. Si legge nella Lettera Apostolica: "L’esame di coscienza non può non riguardare anche la ricezione del Concilio, questo grande dono dello Spirito alla Chiesa sul finire del secondo millennio. In che misura la Parola di Dio è divenuta più pienamente anima della teologia e ispiratrice di tutta l’esistenza cristiana, come chiedeva la Dei Verbum? È vissuta la liturgia come «fonte e culmine» della vita ecclesiale, secondo l’insegnamento della Sacrosanctum Concilium? Si consolida, nella Chiesa universale e in quelle particolari, l’ecclesiologia di comunione della Lumen gentium, dando spazio ai carismi, ai ministeri, alle varie forme di partecipazione del Popolo di Dio, pur senza indulgere a un democraticismo e a un sociologismo che non rispecchiano la visione cattolica della Chiesa e l’autentico spirito del Vaticano II? Una domanda vitale deve riguardare anche lo stile dei rapporti tra Chiesa e mondo. Le direttive conciliari - offerte nella Gaudium et spes e in altri documenti - di un dialogo aperto, rispettoso e cordiale, accompagnato tuttavia da un attento discernimento e dalla coraggiosa testimonianza della verità, restano valide e ci chiamano a un impegno ulteriore" (TMA, 36).

È a partire da questi interrogativi che si è giunti a progettare e concretizzare il Convegno internazionale che si terrà all’interno della Città del Vaticano, nell’Aula Nuova del Sinodo. Quanto il Santo Padre chiedeva nella sua Lettera, ha rappresentato molto di più di un’indicazione di lavoro. Egli, infatti, ha indicato anche la linea di analisi su cui la Chiesa intera ha bisogno di interrogarsi per compiere un esame di coscienza e verificare, così, se quanto è stato frutto del Magistero è diventato anche prassi di vita credente.

Il prossimo Convegno sull’Attuazione del Concilio Ecumenico Vaticano II si pone una duplice finalità: da una parte, esso intende comprendere quanto è emerso dal Concilio, dall’altra, desidera verificare quanto si è attuato dei suoi insegnamenti e delle indicazioni che provenivano da quei documenti. La scadenza nell’anno giubilare dei trentacinque anni di distanza da quell’evento, permette di analizzare ulteriormente quanto cammino la Chiesa ha compiuto in questi anni. Un fatto di portata storica come il Vaticano II richiede certamente tempo per una sua verifica; questa, comunque, non può essere dilazionata soprattutto nel momento in cui, come più volte ha ribadito Giovanni Paolo II, il Concilio deve essere la grande porta che immette la Chiesa nel terzo millennio.

Al Convegno, che non è aperto al pubblico, è stato invitato un numero limitato di personalità, più di duecento, per rendere più agevole e sistematico il lavoro di analisi e approfondimento. La composizione dell’assemblea permette di avere un quadro significativo delle finalità del Convegno. Pastori della Chiesa (circa 20 cardinali e 40 vescovi), teologi, storici, catecheti, sacerdoti impegnati in cura d’anime, religiose e laici sono riuniti insieme per studiare quanto dei documenti conciliari è stato correttamente attuato. Ognuno porterà non solo la competenza del proprio ministero, ma anche la testimonianza diretta di un’esperienza di vita che ha nel Vaticano II un punto di riferimento normativo. Provenienti da diverse parti del mondo, quanti saranno presenti al Convegno intendono testimoniare la cattolicità della Chiesa. Dall’Europa, dall’Africa, dalle Americhe e dall’Asia questo breve momento riesce a ricondurre in unità i credenti ribadendo l’importanza rappresentata dal Concilio Ecumenico Vaticano II nella storia di questo secolo.

Certamente il Convegno non vuole e non può essere una copia ridotta del Concilio. Come suggerisce il titolo, "Attuazione", lo scopo è piuttosto quello di comprendere come le diverse Chiese particolari, nella loro differenziata strutturazione, hanno recepito e vissuto in questi anni la ricchezza del Vaticano II. È fuori dubbio che la validità di quell’insegnamento permane con un’attualità tale da renderlo contemporaneo anche a noi oggi e per nulla superato. Noi ci

aspettiamo che questo Convegno corrisponda a pieno alle richieste del Santo Padre, tanto da costituire una tappa fondamentale nella comprensione e nello studio del Concilio.

[00435-01.05] [Testo originale:italiano]

INTERVENTO DI S.E. MONS. RINO FISICHELLA

Gli anni successivi al Concilio sono stati definiti in diversi modi. C'è chi li ha chiamati gli "anni della speranza", chi la "primavera della Chiesa", chi ha visto una "rivoluzione" in atto e chi un "tradimento". Le interpretazioni su un avvenimento di portata storica come il Vaticano II non possono e non devono sorprendere quando si ha memoria e senso storico. Ciò che facilmente si può constatare è il fatto che, dopo un primo periodo, caratterizzato dallo studio e dall'acquisizione degli insegnamenti conciliari, gli anni successivi hanno mostrato un interesse crescente che si andava a focalizzare sull'interpretazione stessa del concilio. Processo inevitabile che, tuttavia, ha fatto perdere di vista l'obiettivo centrale: quanto i Padri conciliari avevano insegnato e quanto cammino ancora si doveva compiere per raggiungere gli obiettivi proposti.

Per celebrare i 20 anni del Vaticano II Giovanni Paolo II aveva indetto un Sinodo straordinario dei Vescovi nel 1985. In quella sede, i vescovi convenuti dalle diverse parti del mondo avevano analizzato gli anni postconciliari rilevando sia i passi positivi che erano stati compiuti come pure le difficoltà che ancora persistevano nell'attuazione degli insegnamenti conciliari. Questo Convegno intende porsi, anche se con un valore differente, sulla stessa linea del Sinodo. Seguendo l'indicazione di Tertio millennio adveniente, comunque, il Convegno focalizza la sua attenzione sulla "attuazione" del Concilio, prendendo particolarmente come suo oggetto di analisi non le quattro costituzioni, ma alcuni punti specifici: il primato della Parola di Dio nella vita dei fedeli (Dei Verbum, affidata al prof. A. Vanhoye), l'ecclesiologia di comunione (Lumen gentium, affidata a S. Em. Card. J. Ratzinger), la liturgia come fonte e culmine della vita cristiana (Sacrosanctum concilium, affidata a S. Ecc. Mons. P. Tena Garriga), il dialogo con il mondo e discernimento della verità (Gaudium et spes, affidata a S. Ecc. Mons. A. Scola).

Sono queste le quattro relazioni fondamentali che occuperanno i lavori assembleari nei tre giorni del Convegno. Per permettere una comprensione storica che mostrasse l'ulteriore passaggio dal Sinodo del '85 al Giubileo del 2000, i lavori del Convegno saranno introdotti dalla relazione del prof. H. J. Pottmeyer, cattedratico di Bochum.

L'attuazione del Vaticano II, comunque, tocca una serie di interventi che vanno dalla riforma degli studi teologici alla formazione dei sacerdoti, dall'impegno del laicato alla catechesi, dal movimento ecumenico al dialogo interreligioso, dalla libertà religiosa all'inculturazione… E' per questo motivo che i lavori del Convegno procederanno con la presentazione di quaranta "Comunicazioni" in cui le diverse problematiche conciliari riguardo questi aspetti concreti della vita della Chiesa saranno esposte prendendo in considerazioni le diverse aree ecclesiali, linguistiche e culturali. Poiché questo spazio sarà limitato nella partecipazione per gruppi di specializzazione, il sottoscritto avrà il compito di presentare, a conclusione del Convegno, una sintesi organica degli interventi per permettere a tutti i partecipanti una visione sistematica dei risultati.

Poiché il grande richiamo del Concilio è stato alla santità come "vocazione universale" di tutti i fedeli, subito nel primo giorno del Convegno, si avrà una toccante testimonianza di J. Vanier, fondatore di Arche e Foi et Lumière il quale attesta come queste due opere non siano altro che i frutti visibili del Concilio.

Momento decisamente qualificante i lavori del Convegno sarà la Conclusione tenuta dal Santo Padre. Giovanni Paolo II, d'altronde, è stato testimone in prima persona dei lavori conciliari. La sua partecipazione diretta al gruppo di lavoro per la stesura di Gaudium et spes. Di ritorno dal viaggio apostolico in Egitto, Giovanni Paolo II non mancherà di indicare il cammino che dovremo percorrere perché gli insegnamenti del Vaticano II abbiano a esprimere la vitalità della Chiesa nel suo ingresso al terzo millennio. L'augurio che possiamo farci è che il presente Convegno possa suscitare, soprattutto nelle nuove generazioni che non conoscono l'evento conciliare, un interesse per il Vaticano II che non sia solo curiosità dinanzi a un documentario di tempi passati, ma tappa ineliminabile della vita della Chiesa in un trapasso generazionale e culturale tra i più complessi della sua storia.

[00446-01.02] [Testo originale:italiano]

PROGRAMMA

VENERDI 25 FEBBRAIO 2000

09.00

PREGHIERA DELL’ORA TERZA

09.30

INTRODUZIONE AI LAVORI

S.E.R. Card. Roger Etchegaray, Presidente del Consiglio di Presidenza e del Comitato Centrale per il Grande Giubileo dell’Anno 2000.

S.E.R. Mons. Crescenzio Sepe, Segretario Generale del Consiglio di Presidenza e del Comitato Centrale per il Grande Giubileo dell’Anno 2000.

11.00

RELAZIONE

Il Concilio Vaticano II: dal Sinodo del 1985 al Grande Giubileo dell’Anno 2000 (Rev. Prof. Hermann J. Pottmeyer, docente all’Università di Bochum)

12.00

DIBATTITO IN AULA

12.45

CONCLUSIONE DELLA SESSIONE

16.00

COMUNICAZIONI IN AULA

La vocazione alla santità

Jean Vanier

16.30

COMUNICAZIONI IN AULA

La ricerca teologica

Mons. Bruno Forte, P. Prof. Carlos I. Gonzales, s.j ,P. Prof. William Henn,o.f.m. Cap., Rev. Prof. Juvenal Ilunga - Muya, Rev. Prof. Salvador Piè y Ninot.

Inculturazione: problemi e prospettive

Rev. Prof. Barthelemy Adoukonou, Rev. Prof Angelo Amato, s.d.b., Rev. Prof. David Tracy, Rev. Prof. Dominique Veliath, s.d.b.

Formazione e vita sacerdotale

Rev Prof. Miguel A.M. Camino, Mons. Prof. Giuseppe Colombo, P. Prof. André Manaranche, s.j., P. Prof. Réal Tremblay, c.ss.r.

Teologia e spiritualità

Rev. Prof. Charles Bernard, s.j., Rev. Prof. Jesus Cervera Castellano, Sr. M.A. Lourdes Sole’, Rev. Prof. Bruno Secondin.

Trasmissione della fede

Rev. Prof. Stefano Alberto, Rev. Prof. Luis Alves da Lima, Prof. Guzmán Carriquiry, Rev. Prof. Avery Dulles, Rev. Prof. Lukasz Kamikowski, Prof. Anne Marie Pelletier.

18.30

CONCLUSIONE DELLE COMUNICAZIONI

SABATO 26 FEBBRAIO 2000

09.00

PREGHIERA DELL’ORA TERZA

09.30

RELAZIONE

La Parola di Dio anima nella teologia e vita dei credenti. Rivelazione-Ispirazione-Tradizione secondo la Dei Verbum (P. Prof. Albert Vanhoye, S.J., Docente al Pontificio Istituto Biblico e Segretario della Pontificia Commissione Biblica)

11.00

RELAZIONE

Sacrosantum Concilium: la liturgia fonte e culmine della vita ecclesiale (S.E.R. Mons. Pere Tena Garriga, Vescovo Ausiliare di Barcelona)

11.45

DIBATTITO IN AULA

12.45

CONCLUSIONE DELLA SESSIONE

16.00

COMUNICAZIONI

Libertà religiosa - Pace e giustizia

Prof. Philippe Chenaux, S.E.R. P. Georges M. Cottier, Rev. Prof. Edward Kaczynski, o.p., S.E.R. Mons. Diarmuid Martin, Rev. Prof. Roland Minnerath.

Ecumenismo

Mons. Eleuterio F. Fortino, Rev. Prof. Paul McPartlan, Mons. Prof. Fernando Ocáriz, Rev. Prof. Vinzenz Pfnür, Rev. Prof. Jannis Spiteris, o.f.m. Cap., Rev. Prof. Jared Wicks, s.j.

Dialogo interreligioso

Mons. Prof. Marcello Bordoni, S.E.R. Mons. Joseph Dorè, Rev. Prof. Fedou, s.j., Rev. Prof. Jean Stern, m.s.,La Missio ad Gentes, Rev. Prof. John Egbulefu, Rev. Sebastian Karotemprel, s.d.b., S.E.R. Mons. Marcello Zago.

Liturgia: rinnovamento e continuità

Rev. Prof. Jean Evenou, Rev. Prof. Cassian Folsom, o.s.b., Rev. Prof. Michael Kunzler, P. Corrado Maggioni, s.m.m., Rev. Prof. Achille Triacca s.d.b.

18.00

CONCLUSIONE DELLE COMUNICAZIONI

20.30

CONCERTO

DOMENICA 27 FEBBRAIO 2000

08.30

SANTA MESSA

09.30

RELAZIONE

Lumen Gentium. L’ecclesiologia di comunione (S.E.R. Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede)

10.45

RELAZIONE

Gaudium et spes. Dalogo e discernimento nella testimonianza della verità (S.E.R. Mons. Angelo Scola, Vescovo emerito di Grosseto - Rettore della Pontificia Università Lateranense)

11.30

DIBATTITO IN AULA

12.30

CONCLUSIONE DELLA SESSIONE

16.30

Sintesi delle comunicazioni (S.E.R. Mons. Rino Fisichella, Vescovo ausiliare di Roma - Docente alla Pontificia Università Gregoriana

17.00

CONCLUSIONE DEL SANTO PADRE

La Chiesa nel terzo millennio forte della profezia del Vaticano II.

[00461-01.03[Testo originale:italiano]