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CAPPELLA PAPALE PER L’ORDINAZIONE DEI VESCOVI NELLA SOLENNITÀ DELL’EPIFANIA DEL SIGNORE, 06.01.2000


Alle ore 9.00 di oggi, Solennità dell’Epifania del Signore, Giovanni Paolo II presiede nella Patriarcale Basilica Vaticana la Cappella Papale nel corso della quale conferisce l’ordinazione episcopale a 12 Presbiteri provenienti da diverse nazioni.

All’inizio della liturgia episcopale il Card. Lucas Moreira Neves, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, presenta al Santo Padre gli Eletti. Il Papa impone loro le mani sul capo e, dopo che i Vescovi conconsacranti - S.E. Mons. Giovanni Battista Re e S.E. Mons. Marcello Zago - impongono l’Evangeliario aperto sul capo di ciascun Eletto, recita la preghiera di ordinazione. Segue l’unzione crismale e la consegna delle insegne episcopali: l’anello, la mitra ed il pastorale, rispettivamente segno di fedeltà, santità e ministero di pastore.

Questo il testo dell’omelia che il Santo Padre Giovanni Paolo II pronuncia nel corso del sacro rito:

● OMELIA DEL SANTO PADRE

1. "Alzati, [Gerusalemme], rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te" (Is 60,1).

Il profeta Isaia volge lo sguardo verso il futuro. Non è tanto il futuro profano, quello che egli contempla. Illuminato dallo Spirito, egli spinge il suo sguardo verso la pienezza dei tempi, verso il compiersi del disegno di Dio nel tempo messianico.

L'oracolo che il profeta pronuncia riguarda la Città santa, che egli vede splendente di luce: "Ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te" (Is 60,2). Proprio questo è avvenuto con l'incarnazione del Verbo di Dio. Con lui "è venuta nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo" (Gv 1,9). Ormai il destino di ciascuno si decide in base all'accettazione o al rifiuto di questa luce: in essa, infatti, risiede la vita degli uomini (cfr Gv 1,4).

2. La luce apparsa nel Natale allarga oggi l'ampiezza del suo raggio: è la luce dell'epifania di Dio. Ormai non sono più solo i pastori di Betlemme a vederla e a seguirla; sono anche i Magi, che, partiti dall'Oriente, sono giunti a Gerusalemme per adorare il Re che è nato (cfr Mt 2,1-2). Con i Magi sono le nazioni, che iniziano il loro cammino verso la Luce divina.

Oggi la Chiesa celebra questa Epifania salvifica, ascoltandone la descrizione contenuta nel Vangelo di Matteo. Il celebre racconto dei Magi, venuti dall'Oriente in cerca di Colui che doveva nascere, ha ispirato da sempre anche la pietà popolare, diventando un elemento tradizionale del presepe.

L'Epifania è un evento e, al tempo stesso, un simbolo. L'evento è descritto in maniera dettagliata dall'Evangelista. Il significato simbolico è stato invece scoperto gradualmente, man mano che l'avvenimento diventava oggetto di meditazione e di celebrazione liturgica da parte della Chiesa.

3. Dopo duemila anni, ovunque si celebra l'Epifania, la Comunità ecclesiale attinge da questa preziosa tradizione liturgica e spirituale elementi sempre nuovi di riflessione.

Qui a Roma, secondo una consuetudine alla quale ho voluto rimanere fedele fin dall'inizio del mio Pontificato, celebriamo questo mistero consacrando alcuni nuovi Vescovi. Si tratta di una tradizione che possiede una sua intrinseca eloquenza teologica e pastorale, e con gioia oggi la introduciamo nel terzo millennio.

Carissimi Fratelli, che tra poco sarete consacrati, voi provenite da diverse nazioni e rappresentate l'universalità della Chiesa che adora il Verbo incarnato per la nostra salvezza. Si compiono così le parole del Salmo responsoriale: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

La nostra Assemblea liturgica esprime in modo singolare quest'indole cattolica della Chiesa, grazie anche a voi, cari Vescovi eletti. Attorno a voi, infatti, si radunano idealmente i fedeli delle varie parti del mondo, a cui siete inviati quali successori degli Apostoli.

4. Alcuni di voi svolgeranno la missione di Nunzi Apostolici: tu, Mons. Józef Wesołowski, in Bolivia; tu, Mons. Giacomo Guido Ottonello, in Panama; tu, Mons. George Panikulam, in Honduras; e tu, Mons. Alberto Bottari de Castello, in Gambia, Guinea, Liberia e Sierra Leone. Sarete in questi Paesi i Rappresentanti Pontifici, al servizio delle Chiese locali e dell'autentico progresso umano dei rispettivi popoli.

Tu, Mons. Ivo Baldi, guiderai la Diocesi di Huaraz, in Perù. Tu, Mons. Gabriel Mbilingi, sei stato scelto come Vescovo Coadiutore di Lwena, in Angola; e tu, Mons. David Laurin Ricken, come Vescovo Coadiutore di Cheyenne, negli Stati Uniti d'America.

L'Ordinazione episcopale conferma e rafforza te, Mons. Anton Coşa, nel servizio di Amministratore Apostolico della Moldova e te, Mons. Giuseppe Pasotto, quale Amministratore Apostolico del Caucaso.

Tu, Mons. András Veres, sarai Vescovo Ausiliare dell'Arcivescovo di Eger, in Ungheria; e tu, Mons. Péter Erdö, Ausiliare del Pastore di Székesfehérvár.

Quanto a te, Mons. Franco Croci, proseguirai nel compito di Segretario della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.

Siate costantemente memori della grazia di questo giorno! La luce di Cristo brilli sempre nei vostri cuori e nel vostro ministero pastorale.

5. L'odierna Liturgia ci esorta alla gioia. Ce n'è motivo: la luce, che brillò con la stella di Natale per condurre fino a Betlemme i Magi d'Oriente, continua a orientare sullo stesso cammino i popoli e le nazioni del mondo intero.

Rendiamo grazie per gli uomini e le donne che hanno percorso questo cammino di fede lungo i passati duemila anni. Lodiamo Cristo, Lumen gentium, che li ha guidati e continua a guidare i Popoli in cammino nella storia!

A Lui, Signore del tempo, Dio da Dio, Luce da Luce, rivolgiamo fiduciosi la nostra supplica. Non cessi la sua stella, la stella dell'Epifania, di brillare nei nostri cuori, indicando nel terzo millennio agli uomini ed ai popoli la via della verità, dell'amore e della pace. Amen.

[00126-01.02] [Testo originale:italiano]